Moto Tour 30/04/2008 - 04/05/2008
Corsica

di Maurizio Tuccio

30/04/2008
Ha inizio il moto tour organizzato dal Motoclub Garlaschese che ci condurrà sulle strade della Corsica.
Sono le 17:00 ed il punto di ritrovo è stato spostato all'ingresso dell'autostrada a Gropello Cairoli. Ci siamo tutti, 10 moto ed 11 componenti così suddivisi:
Giordano con BMW GS, Sturini Senior con Triumph Tiger, Sturini Junior su Honda CBR 600, Cece con Triumph Tiger, Alessandro su Kawasaki ZR7, io (Maurizio) con Kawasaki Z 1000, Davide con Suzuki Bandit 600, Mauro su Yamaha Fazer 600, Riccardo e Laura con Honda VFR 800 ed infine Pino su Triumph Tiger.
Con un cielo coperto di nuvole minacciose, percorriamo l'autostrada per Savona, fortunatamente senza incontrare la pioggia. In breve tempo raggiungiamo il porto dove, attraccato alla banchina, c'è il traghetto pronto per ingoiare noi e le nostre potenti compagne di viaggio.
Dopo avere preso posto nelle varie cabine e poltrone ed esserci liberati dai rispettivi bagagli, ci ritroviamo tutti nella sala self service, qui facciamo nostro un lungo tavolone (sembra quasi una cena aziendale). Cibo ottimo, servizio impeccabile, ogni tanto il passaggio di qualche bella creatura che attira i nostri sguardi e... motociclisti; ma quanti motociclisti???
La cena è consumata e di conseguenza ci trasferiamo in blocco nel salone delle feste per fare un po’ di "salotto" in compagnia di un pianista soporifero con uno stile alla Tony Manero.
Trascorre il tempo, la digestione affievolisce i nostri entusiasmi e, vista l'ora tarda, raggiungiamo Morfeo nel mondo dei sogni.

01/05/2008
E' il primo Maggio e si può dire che a tutti gli effetti oggi ha inizio il moto giro in “Terra Corsa”.
Puntuale come un orologio svizzero, il traghetto della Sardinia Ferries attracca nel porto di Bastia e, prima di scendere nei garages, ci raduniamo tutti al bar per una colazione veloce e frugale.
Noto, in modo eloquente, i visi provati da una notte passata in bianco di Giordano, Davide, Pino ed Enrico. Li capisco, anch'io ho trascorso notti inquiete nel tentativo invano di dormire accampato su un pavimento di un traghetto.
Finalmente sbarchiamo e raduniamo il gruppo di centauri nel piazzale del porto.
Pronti... via! Partiamo, i motori rombano, ha inizio il tour, si percorre il ditone!
Tocchiamo le località di : Brando, Santa Severa, Rogliano Centuri e Morsiglia, dove il manto stradale si presenta in cattive condizioni (sporco e sconnesso) ma, come per incanto, subito dopo Marsiglia la strada si trasforma. Asfalto che rasenta la perfezione con molte curve ad ampio raggio che ci permettono di arrivare di gran carriera a Saint Florent alle 11:00.
In questa ridente località della costa nord ci concediamo una piccola pausa. I primi sintomi della fame si fanno sentire, tanto è vero che divoriamo (è proprio il caso di dirlo!) un'intera baguette a testa, farcita con ogni ben di dio. Constatiamo per la prima volta il costo spropositato dell'acqua (a titolo informativo vi comunico che per una bottiglietta da 33 cl. bisogna sborsare mediamente 2,00€ 2, 50€!! Chissà come mai costa così cara!?
Riprendiamo l'itinerario ad un'andatura leggermente sopra i limiti, arrivando a Corte (con le ruote fumanti) per le 13:30.
Sistemazione all'Hotel du Nord, riposino, docce di rito e visita pomeridiana per il centro della cittadella dove scattiamo le nostre prime foto, complice anche lo scenario suggestivo del belvedere.
Di ritorno, scegliamo un localino carino lungo il corso principale per consumare panini, coppe gelato e birre.
Tutto è molto concentrato a Corte, tanto è vero che a due passi si trova anche il ristorante dove soddisfiamo i nostri palati con piatti e vini tipici (n.b. soprattutto vini!!!).
Ma il bello deve ancora venire, perchè la serata riserva più di una sorpresa. Sinteticamente: un bel gavettone donatoci da un gruppetto di ragazze particolarmente simpatiche ed ospitali che investe in pieno Laura, parzialmente me, Pino, Davide e Riccardo. Mi sorge un dubbio: avranno mica notato che siamo italiani? Comunque, visto che siamo in vacanza con uno spirito allegro, accettiamo anche questo simpatico gesto di benvenuto. Dulcis in fundo la conoscenza di Giselle ed Annenne, la mora e la bionda (clicca)!!! Due simpatiche e molto! carine studentesse universitarie, prontamente abbordate dal fascino latino di Pino ed Enrico.

nota di Cesare
...il sogno di molti, diventa realtà per pochi, talmente pochi che il racconto deve fermarsi permettendo così una soggettiva interpretazione colorita...

02/05/2008
La giornata inizia con un piccolo imprevisto. Davide nota che la gomma posteriore del suo bandito è a terra per una foratura. Bisogna gonfiarla per permettergli di andare dal gommista, situato appena al di fuori del centro cittadino. Qui scopriamo che tutti i nostri gomma spray (fast) non servono ad un granché. Emerge in modo autorevole l'esperienza degli anziani del gruppo (intendiamoci: anziani in senso metaforico, perchè lo spirito giovanile di cui sono in possesso supera di gran lunga quello di molti trentenni di mia conoscenza).
Pino sfodera dal sottosella della sua moto un kit di gonfiaggio (clicca) in vendita da Massimo Gomme a Garlasco (pubblicità progresso!!!) che acquisterò con molta probabilità.
Gomma gonfiata, riparata e alle 9:30 siamo in marcia per Zonza lungo la N193.
Attraversiamo una zona centrale percorrendo la D69 nei pressi del Col de Sorba, particolarmente suggestiva con un paesaggio unico fatto di foreste, valloni e montagne molto alte. Siamo a quota 1300 mt.
La strada, però, è stretta e rovinata per cui procediamo ad un'andatura media di 30/40 Km/h. Qui non è raro incontrare animali come maiali e mucche, intenti a passeggiare tranquillamente sulle strade, per cui consiglio la massima attenzione.
Tornando alla condizione della strada, dicevo che non era un granché, ma mai tanto brutta come il tratto di 5 Km. di sterrato che mai ci saremmo aspettati di percorrere. In realtà durante il percorso abbiamo incontrato un bel cartellone che indicava a caratteri cubitali “percorso sconsigliato”, ma noi, imperterriti e sprezzanti del pericolo, decidiamo di ignorarlo. I veri bikers come noi non si fanno mancare proprio nulla! Niente paura, lo superiamo brillantemente ed arriviamo a Zonza: per il pranzo all’Hotel Restaurant de la Terrasse, dove ci accoglie un simpatico vecchietto (il proprietario). Talmente simpatico che delude molti di quelli che hanno mangiato cinghiale e polenta. Non contento, tra una risata ed una pacca sulla spalla ci rifila un bel conto salato. Lo salutiamo al canto di un vaffan****!

nota di Alessandro … e anche questo è il bello della vacanza in moto, ogni giorno un’avventura nuova. E’ la terza volta che giro la Corsica ed anche ora mi si pone la consueta domanda: “Ma perché c*zzo con tutte le regioni che avevamo, proprio la Corsica dovevamo dare ai Francesi? Io qualche altra proposta l’avrei fatta, che ne so….magari gli avrei dato San Marino spacciandolo per italiano, tanto quando se ne accorgevano era tardi,. C*zzi loro.

Riprendiamo la marcia e ad un passo da moto GP scendiamo allegramente a Porto Vecchio percorrendo la D368. Un vero e proprio circuito per il suo asfalto perfetto e sinuoso.
Per prendere fiato e per aspettare chi è rimasto indietro, fermiamo le bambine in riva ad una lago artificiale formato da una diga. Scattiamo la rituale foto di gruppo, complice anche il paesaggio suggestivo.
Giunti a Bonifacio un’altra pausa, questa volta più lunga, per ammirare il panorama con la vista all’orizzonte della nostra Sardegna. Ancora foto e poi via spediti, destinazione Ajaccio dove ci si arriva percorrendo una strada (la N196) sublime, fatta per consumare la spalle delle gomme, credetemi, una vera libidine!!
L’hotel non è lontano e verso sera arriviamo a destinazione. Finalmente, mi viene da dire! Le mie natiche sentono la fatica delle 9 ore di viaggio!!!
Alloggiamo in un albergo spettacolare con piscina e vista mare, ma altrettanto spettacolare è anche il costo, un salasso!!

03/05/2008
A colazione fatta e a moto caricate, si presenta un altro problemino, naturalmente risolto con l’esperienza dei senior bikers. La chiave della moto di Alessandro si storta impedendone l’avviamento. La scaldiamo con un accendino (clicca) e con una pinza la raddrizziamo.
Si parte! Via che si va, obbiettivo Corte seguendo la litoranea ovest (la D81).
Nella zona di Porto si apre ai nostri occhi uno spettacolo naturale unico. Non ve lo descrivo, poche parole non sarebbero sufficienti, andateci e basta, ne vale proprio la pena.
Cesare, occhio di falco, individua un ristorantino ricavato in una baia naturale nei pressi di Calvi. Un posto davvero carino con il mare a due passi, tanto è vero che non resistiamo alla tentazione di fare un puccino. O meglio, specifichiamo, solo lo spirito temerario di Cesare, Pino, Sturini Senior e Junior, li spinge a farsi un bagno in piena regola. In quanto a questo, ci sarebbe da aprire un capitolo a parte per raccontare lo spettacolo offerto da uno dei bagnanti (per lui una disavventura) che ha fatto ridere tutti per una bella mezz’ora.
In breve vi riassumo: voleva fare il figo, ma gli è uscito un tuffo azzardato dagli scogli. L’uomo di Atlantide esce dall’acqua fiero, ma malconcio, a causa di lividi ed abrasioni su braccia, gambe ed addome (clicca). Il tutto è stato documentato dagli scatti fotografici di Cesare che, a suon di risate, sforna a ripetizione.
Proseguendo l’itinerario passiamo per calvi, l’Ile Rousse e Ponte Leccia percorrendo le scorrevolissime N197 ed N193.
A Corte alloggiamo nello stesso Hotel di due giorni prima. Dopo le doverose docce e procedure di sistemazione, ci avviamo in una pizzeria notata il primo giorno.
Mi accorgo che nell’aria veleggia un’atmosfera cupa, dovuta forse alla consapevolezza che la vacanza sta giungendo al termine e forse anche per la stanchezza accumulata.

04/05/2008
Il mattino seguente senza troppi sussulti prendiamo la strada del ritorno, a Bastia ci aspetta per mezzogiorno lo stesso traghetto che ci ha portati in questo angolo di paradiso, ma strada facendo…

nota di Alessandro …
e ancora una volta il nostro geometra, alias samurai Mauro, ha avuto ragione! Noi branco di smanettoni con la voglia di far strada veloce. Lui invece concentrato nel suo casco da astronauta, sa già che la scelta giusta è la sua ed è così che ci guarda andare sulla nostra strada mentre lui se ne va per un’altra con il suo ghigno sapiente. Così si risparmia una sessantina di chilometri di strada che invece noi ci sorbiamo inutilmente: prima non vediamo la svolta per St. Florent, poi quando torniamo indietro svoltiamo e notiamo che la strada è interrotta dopo 8 Km. E così via di corsa verso Bastia per non perdere il traghetto. Un’ora di strada splendida, come al solito, e arriviamo al posto dove il nostro geometra, Tony Manero samurai ci accoglie con il sorriso di chi sapeva già tutto.

Una volta saliti a bordo, ci raggruppiamo in un angolo del traghetto, c’è chi dorme, chi pensa a quello che è stato ed a quello che sarà, chi si riguarda le foto e chi come me semplicemente passeggia tra un sentimento di soddisfazione e di mestizia, ma conscio di aver trascorso quattro giorni stupendi sia per i bei posti che abbiamo visitato, ma anche per gli amici vecchi e nuovi che hanno arricchito tutto ciò.
Queste sono le emozioni uniche che solo il viaggio in moto sa donare ed ora, come si fa di consuetudine tra i motociclisti quando si incrociano, vi saluto e vi do appuntamento al prossimo racconto di viaggio.
Da Maurizio (il narratore) e da tutto il Moto Club Garlaschese un arrivederci.